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Uta Treder, Jelena Reinhardt(a cura di)
SORELLE DI SAFFO SORELLE DI SHAKESPEARE

Morlacchi Editore, Perugia, 2012.

I saggi di questo volume collettaneo trattano delle difficoltà di affermarsi, ma anche della grande originalità di scrittrici nel campo della poesia, prosa e del teatro in un arco di tempo e di culture che vanno dalla Grecia di Saffo alla Roma antica, dal Cinquecento francese al Seicento spagnolo, dal Settecento inglese all'Otto e Novecento americano, italiano e tedesco, presentando, nella collana 'Goethe&company', un quadro di letterature comparate al femminile quanto mai interessante, variegato e di rara competenza. Le autrici di questo volume sono tutte studiose del Dipartimento di Lingue e Letterature Antiche, Moderne e Comparate e del Corso di laurea in Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Perugia.

Uta Treder, M. Farnetti, E. Chiti (a cura di)
LA PERTURBANTE
"Das Unheimliche" nella scrittura delle donne

Morlacchi Editore, Perugia, 2003.

Il perturbante - in italiano traduzione canonica del termine tedesco "das Unheimliche", divenuto famoso con l'omonimo saggio di Freud - è entrato nella letteratura molto prima che la psicoanalisi ne facesse uno dei cardini delle incontrollabili, angoscianti forze dell'inconscio, dei desideri e delle pulsioni. I saggi contenuti in questo volume cercano e propongono chiavi di lettura nell'ambito del pensiero e delle teorie della differenza sessuale. Le autrici hanno analizzato testi di scrittrici in lingua francese, inglese, spagnola, tedesca, russa e italiana, e nei testi scelti hanno trovato una inaspettata e sconvolgente diversità nell'uso dell'elemento unheimlich. Das Unheimliche è che che turba perché non domestico, strano, straniero. Se la letteratura fantastica, che sull'Unheimliches tradizionalmente si fonda, è definita come "irruzione dello strano-insolito-irrazionale nel reale", nel fantastico femminile - di donne che dovrebbero "canonicamente" custodire il domestico - accade invece che l'estraneità si dimostri amata, accolta, riconosciuta come parte di sé, ciò che del resto è implicito, anche se trascurato, nella definizione dell'Unheimliches.

Uta Treder
IL RE NERO
Saggi di letteratura femminile tedesca

Editori Riuniti, Roma, 1993.

Il volume contiene saggi su scrttrici di fine Sette/inizio Ottocento che, almeno all’epoca in cui sono stati scritti erano "dimenticate" dal canone come Bettina Brentano, Karoline von Günderrode, Amalie von Imhoff, Sophie Mereau, Johanna Schopenhauer e analizza aspetti di genere e strategie espressive sovversive di altre quali Annette von Droste-Hülshoff, Else Lasker-Schüler, Marlen Haushofer e Ingeborg Bachmann.

Uta Treder (a cura di)
Annette Droste
IL FAGGIO DEGLI EBREI

Marsilio Editori, Venezia, 1998.
Seconda Edizione rivista e corretta Marsilio Editori, Venezia, 2004.

Edizione italiana a cura di Uta Treder di un libro di culto che in Germania ha venduto più di sei milioni di copie e che ha dato alla Droste la fama della più grande scrittrice dell’Ottocento tedesco.
Il faggio degli ebrei ha il fascino di un moderno giallo con tutti i più sottili artifici per catturare, coinvolgere e poi lasciare solo il lettore nella ricerca del colpevole e nella ricostruzione dei fatti narrati.Il racconto, che intreccia dati sociali e ambientali a temi magici e mitici della tradizione popolare, riflessi di antiche credenze religiose a un crescente fatalismo tragico, muove dalla decadenza morale e materiale del giovane Friedrich Mergel che viene trascinato ineluttabilmente al male da uno zio dai tratti demoniaci. Ma esso va ben oltre la vicenda di miseria, di omertà e di furti dettati dal bisogno e dalle disparità sociali, per incentrarsi tutto sull’omicidio dell’ebreo Aaron, sulle motivazioni complesse del gesto assassino, e soprattutto sulla condanna che, dopo ventotto anni, attende implacabile il colpevole nello stesso luogo del delitto.

Uta Treder
VON DER HEXE ZUR HYSTERIKERIN
Zur Verfestigungsgeschichte des Ewig Weiblichen

Bouvier, Bonn, 1984

Su testi di Gottfried Keller e Theodor Fontane si ridisegna lo sviluppo che porta alla trasformazione della strega dell’inizio dell’epoca moderna nella donna isterica di fine Ottocento rintracciando in questo processo anche le linee e le ragioni di un modello di comportamento femminile sempre più repressivo. Come contrappunto alle figure femminili di Keller e di Fontane si propongono due eroine tratte dalla narrativa di Lou Andreas-Salomé.